Ceramium graecum

 

 Ceramiun graecum Lazaridou et Boudouresque
Ordine: Ceramiales,
Famiglia: Ceramiaceae
 Riferimento
bibliografico
 Lazaridou E. & Boudouresque C. -F., 1992: 562  Basionimo  
 Località tipo isola di Milos, Grecia
 Descrizione Talli alti 0,5-1,5 cm forniti di una ridotta porzione prostrata che si collega al basifita tramite rizoidi pluricellulari, digitati all'apice e del diametro di 30-40 µm; ulteriori rizoidi collegano fra loro gli assi della porzione eretta o ascendente. Gli assi, compressi lateralmente, mostrano una irregolare ramificazione pseudodicotoma con rare ramificazioni avventizie ed in prossimità della base hanno un diametro di 200-380 µm che si riduce a 100-150 µm a livello delle porzioni apicali diritte ed affusolate. Contrariamente a quanto si osserva nelle altre specie di questo genere l'ascella delle ramificazioni deriva dal reciproco contatto di due zone nodali. In sezione trasversale le zone nodali presentano 8-12 periassiali con le due cellule situate sui margini del tallo che mostrano dimensioni maggiori (60-80 µm) rispetto a quelle contigue (25-40 µm). Le cellule assiali hanno un diametro pari a circa 2 volte la loro altezza e già a partire dalle zone subapicali sono parzialmente rivestite da cellule corticali distribuite sia sui bordi antero-posteriori che lungo i margini laterali per cui, in visione superficiale, solo le porzioni centrali delle cellule assiali risultano non corticate. Gli esemplari esaminati sono sterili ma i riferimenti bibliografici relativi riportano tetrasporofiti con tetrasporocisti ovoidali o subsferiche, a divisione tetraedrica o crociato-decussata e del diametro di 30-60 µm, localizzate sui margini delle zone nodali e prive di filamenti involucrali
 Habitat Epifita su Peyssonnelia spp. e su corallinacee crostose distribuite in ambienti scarsamente illuminati del piano infralitorale e nel piano circalitorale.
 Distribuzione Le uniche segnalazioni relative alle coste toscane riguardano l'isola d'Elba, l'isolotto di Cerboli e l'isola di Pianosa ma è tuttavia probabile che questi sporadici ritrovamenti siano conseguenti alle ridotte dimensioni del tallo e che quindi C. graecum sia in realtà presente anche in altre isole dell'arcipelago e lungo le coste continentali.